Valle d’Itria da scoprire, tra natura, centri storici senza tempo e una gastronomia da 5 stelle
Regalare il Tempo. Quest’anno in tema di doni natalizi, vince l’“essere” sull’“avere” e diventa sempre più apprezzato e diffuso regalare viaggi. Fuori dalle mete più classiche e blasonate, c’è un universo fatto da piccole realtà di provincia – quelle che compongono l’ossatura dell’Italia Minore – che detengono il fulcro di quella identità storica, di quella radice rurale che, attraverso il paesaggio e la cultura locale, raccontano l’Italia più autentica.
Un racconto che si ritrova nei muretti a secco, nelle antiche masserie fortificate, nei piccoli centri storici imbiancati a calce della Valle d’Itria: un territorio incastonato tra due mari, l’Adriatico e lo Jonio, dalla luce unica – tanto da aver attratto negli ultimi anni centinaia di produzioni cinematografiche – e segnato da distese di ulivi secolari, interrotti qua e là dai trulli, tipiche abitazioni rurali dal caratteristico tetto a forma di cono.
Un territorio in cui natura, cultura e ingegno umano si intersecano donando un paesaggio unico agli occhi di chi lo esplora: la Valle d’Itria, infatti, unisce alla bellezza e alla tranquillità di una campagna immersa nel verde, la storia di tanti piccoli centri storici, tutti diversi eppure tutto così simili, per via del candore della calce che ne imbianca i muri.
Alberobello, Martina Franca, Locorotondo, Cisternino, Ostuni e Ceglie Messapica: sei comuni, che distano tra loro poche decine di chilometri, per tre diverse province. Con un biglietto di pochi euro sarà possibile esplorare questi paesi attraverso il ritmo lento delle Ferrovie Sud – Est e conoscere il barocco imponente e sfarzoso dei palazzi nobili di Martina Franca; gli oltre 1500 trulli di Alberobello così ben conservati da aver reso la città Patrimonio Mondiale dell’Unesco; la tipica pianta rotonda di Locorotondo, insediamento urbano dalla romantica balconata sulla Valle d’Itria; le viuzze bianche e strette, colorate solo dai balconi fioriti delle case, di Cisternino, tra i Borghi più belli d’Italia; la magica atmosfera del candore di Ostuni, in cui la spumeggiante movida fa da contraltare alla placida tranquillità delle acque adriatiche; la variegata ed eccellente proposta enogastronomica di Ceglie Messapica, forse fra tutte quella che ha mantenuto di più la sua matrice rurale, ma che ha fatto dei suoi prodotti agricoli un motivo di vanto in tutto il mondo. Una concentrazione di bellezza in cosi pochi chilometri quadrati che, nel periodo natalizio, ha un fascino ancora più romantico, grazie agli addobbi e alle luci a festa.
Gli amanti della natura e degli sport outdoor possono scegliere tra tante e diverse opzioni, anche se dovranno affrontare molto spesso temperature poco miti: ciclo-passeggiate di gruppo o in solitaria lungo la Ciclovia dell’Acquedotto che taglia la Valle d’Itria in un percorso immerso nella natura; passeggiate lungo i sentieri dei boschi, dalla Riserva Naturale del Bosco delle Pianelle sino a situazioni più piccole come l’Oasi di protezione Bosco Selva alle pendici di Alberobello; semplici passeggiate lungo i tratturi della campagna alla ricerca di antiche masserie fortificate.
Infine l’ospitalità della gente del luogo: cordiale, sincera, rispettosa. È sicuramente il sorriso degli abitanti della Valle d’Itria, condito da una proposta enogastronomica d’eccellenza, a rendere questo un luogo in cui ritrovarsi e passare delle vacanze indimenticabili.
Le nostre scelte
Dormire
Suite Nathalie: nel cuore del Rione Monti di Alberobello, un antico trullo di famiglia è stato trasformato in una lussuosa suite di oltre 110 mq che custodisce un’ampia piscina idromassaggio con cascata, ad uso esclusivo degli ospiti, per una vacanza all’insegna del relax e del benessere, nella più totale privacy.
Mangiare
Nausikaa Ristorante: in uno dei vicoli che intersecano il corso principale di Martina Franca, due fratelli, Martino e Francesco, da oltre 15 anni hanno fatto della “buona cucina” la loro passione. Così piatti rubati alla tradizione ritrovano nuova vita in accostamenti originali e sempre rispettosi.
Da Gino: sulla collina di Montevicoli, a Ceglie Messapica, un locale con grandi vetrate e due camini al centro delle sale, recupera e propone tantissimi piatti realizzati con erbe e verdure spontanee raccolte da Gino nei terreni della masseria di famiglia
Bere
BBeP: acronimo di Barba Baffi e Pellicce, questo piccolo locale nel cuore di Locorotondo dall’atmosfera vagamente berlinese, è il luogo di ritrovo per tutti gli amanti della mixology. Una vera e propria carta non c’è, ma i ragazzi ci sanno fare e propongono sempre sapori e accostamenti di buon gusto e qualità.
Una tappa naturalistica
I Giardini di Pomona: nella campagna di Cisternino, questo conservatorio botanico nasce con lo scopo di valorizzare il patrimonio botanico salvaguardandone la biodiversità. Oltre 300 varietà di fichi provenienti da collezioni di tutto il mondo creano un paesaggio agrario di straordinaria bellezza.
Un po’ di shopping
Giuseppe Roma: da quando ha 35 anni Giuseppe (conosciuto in paese come Peppe la cucchiara) lavora il legno d’ulivo per ricavarne utensili da cucina. Ogni pezzo è unico ovviamente. Lo trovate in una piccola bottega lungo la via che porta alla Cattedrale di Ostuni.